Costruzione esagonale | 2014 | tavolo, mattoni laterizi e cemento | 105x200 cm
Tra i colori che compongono il paesaggio dell’entroterra siciliano ce n’è uno ricorrente: il rosso proprio dei laterizi usati nell’edilizia. Un gradiente preciso, che in Sicilia ha simboleggiato negli anni tendenze contrastanti: da un lato la fiducia nel poter costruire il proprio futuro, dall’altro l’abusivismo sfrenato che spesso lasciava solo opere incomplete, che deturpavano il paesaggio urbano ed ambientale. Favara, piccolo paese dell’agrigentino, è una di queste realtà.
L’opera Costruzione esagonale di Carmelo Nicotra riflette su questa dualità attraverso i suoi materiali più semplici, come il cemento e il laterizio, e l’inserimento di un elemento chiave per riflettere sul fenomeno: un tavolo di scuola dell’infanzia, che funge da base dell’opera. Un “monumento incompiuto”, semplice e minimale, in cui l’inserimento di questo elemento apparentemente fragile, quanto simbolico, ricorda il peso che le nuove generazioni, eredi involontari di questo fardello, devono superare se vogliono restituire vita, legalità e un nuovo senso estetico, a questi piccoli centri urbani.
Testo di Maria Giovanna Virga
Costruzione esagonale | 2014 | table, bricks and cement | 200 x 105 cm
Among the colours that make up the landscape of the Sicilian hinterland, there is one recurring: the red of the bricks used in construction. A precise gradient, which in Sicily has symbolised over the years conflicting trends: on the one hand the confidence to be able to build one’s future, and on the other hand, the rampant illegal constructions that often left only incomplete works, which disfigured the urban and environmental landscape. Favara, a small town in the province of Agrigento, is one of these realities.
The work Costruzione esagonale by Carmelo Nicotra reflects this duality through its most simple materials, such as cement and bricks, and the insertion of a key element to reflect on the phenomenon: a kindergarten table, which serves as the work’s basis. An "unfinished monument", simple and minimal, in which the inclusion of this seemingly fragile as symbolic element, reminiscent of the weight that the new generations, involuntary heirs of this burden, must overcome if they are willing to restore life, legality and a new sense of aesthetics to these small urban centres.
Text by Maria Giovanna Virga
Comodino | 2013 | comodino in legno, marmo, mattoni laterizi, cemento | 54x55x32 cm
Comodino è realizzato con l’innesto di mattoni laterizi in un comodino retrò, elementi simbolici della paradossale condizione di molte architetture incompiute nel territorio siciliano. Vige una diffusa abitudine, soprattutto dei piccoli centri urbani, di lasciare le case con le facciate in cemento a vista, mentre all’interno si ostenta un certo lusso nelle rifiniture e nell’arredamento. Segnali di un degrado tanto strutturale quanto estetico che ci invitano a riflettere sulla complessità dei rapporti sociali con l’edilizia e l’estetica del paesaggio di questi ultimi decenni.
Comodino | 2013 | bedside table in wood, marble, bricks, cement | 54 x 55 x 32 cm
Comodino is made out of hollow bricks in a retro nightstand and symbolises the paradoxical situation of many unfinished buildings in Sicily, but also the common practice, especially in towns, to leave one’s homes with raw concrete facades, featuring a sign of a structural and aesthetic degradation, while inside it flaunts certain luxury finishes and furnishings. A work that invites reflection on the complexity of social relations with the building and with the aesthetics of the landscape.
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